
Borgo Castello: mille anni di storia al crocevia dell'Europa
Borgo Castello: mille anni di storia al crocevia dell'Europa
Un nucleo medievale fortificato dove architettura gotica, rinascimentale e barocca narrano l’evoluzione di Gorizia da avamposto imperiale a capitale europea della cultura.
Arroccato a 155 metri sul livello del mare, Borgo Castello domina Gorizia dalla sua posizione privilegiata. Questo nucleo storico, citato dal 1001 come “terra superiore”, rappresenta un palinsesto architettonico dove ogni epoca ha lasciato la propria impronta senza cancellare le precedenti.
Le sfide ingegneristiche della costruzione in altura
Edificare su un colle ha richiesto soluzioni tecniche innovative per ogni epoca. Le murature portanti in pietrame locale, rinforzate con elementi strutturali in pietra d’Istria, hanno dovuto resistere a sollecitazioni sismiche e al passaggio di artiglierie durante gli assedi.
La Porta Leopoldina (1660) rappresenta un capolavoro di ingegneria militare barocca: le sue bugne semicilindriche “a bauletto” non sono solo decorazione ma risposta tecnica alla necessità di resistere agli impatti delle armi da fuoco dell’epoca.
Il sistema viario medievale, con pendenze calibrate per carri e cavalli, dimostra una comprensione sofisticata della topografia e della meccanica del movimento che ancora oggi caratterizza l’accessibilità del borgo.
Un catalogo di architetture attraverso i secoli
Casa Rassauer (1475) rappresenta uno dei rari esempi di architettura gotica civile in Friuli. Le colonne in pietra d’Istria del porticato, ciascuna diversa per forma e decorazione, testimoniano l’abilità degli scalpellini medievali. Il recente restauro ha rivelato le dodici pettenelle, pannelli lignei decorati del XV secolo nascosti per secoli.
Casa Tasso e Casa Dornberg, cinquecentesche, con i loro impianti rinascimentali e i balconcini in pietra sorretti da mensoloni a volute, rappresentano l’apice dell’architettura nobiliare goriziana del periodo.
Il Castello, dall’XI secolo a oggi, ha subito trasformazioni che ne raccontano la storia militare europea: dal mastio medievale alla torre rotonda veneziana, dalla distruzione nella Grande Guerra alla ricostruzione negli anni Trenta con la pianta pentagonale cinquecentesca.
Memorie e leggende
Il borgo custodisce storie che intrecciano realtà documentata e immaginario popolare: dalla leggenda della Dama Bianca, fantasma della contessa Caterina di Gara, al soggiorno dell’esule Carlo X di Borbone nel 1836, ogni pietra conserva memorie che arricchiscono il fascino del luogo.
GO!2025: la rigenerazione per la Capitale europea della cultura
Il progetto “Mille anni di storia al centro dell’Europa”, finanziato con fondi PNRR sta trasformando Borgo Castello in vista di GO!2025.
L’intervento ha affrontato sfide tecniche complesse: il consolidamento strutturale nel rispetto delle tecniche costruttive storiche, il miglioramento dell’accessibilità senza alterare l’impianto urbanistico medievale, la riqualificazione degli spazi museali per creare un percorso narrativo attraverso mille anni di storia.
Costruire uniti per preservare la bellezza
Il restauro di un borgo storico richiede competenze multidisciplinari: dalla comprensione delle tecniche costruttive medievali all’applicazione di tecnologie contemporanee per l’accessibilità.
Innocente & Stipanovich ha partecipato a questo progetto di rigenerazione, affrontando le specificità del contesto collinare goriziano con interventi di consolidamento delle murature storiche, adeguamento sismico e miglioramento dell’efficienza energetica, sempre nel rispetto dell’autenticità storica del borgo.
Preservare Borgo Castello significa custodire un crocevia di culture che per mille anni ha visto incontrarsi popoli e tradizioni diverse, facendone oggi un simbolo perfetto per una Capitale europea della cultura.