
Valorizzazione del patrimonio: dove conservazione e innovazione costruiscono il futuro
Valorizzazione del patrimonio: dove conservazione e innovazione costruiscono il futuro
Prosegue il percorso di Massimo Beltrame, Amministratore Delegato, nella rubrica “Uniti nel tempo. Dialoghi per costruire.” In questo terzo dialogo emerge una riflessione fondamentale sul concetto di valorizzazione del patrimonio, interpretato come sintesi perfetta tra conservazione e ripristino.
Conservazione e ripristino: il DNA dell’impresa
“Quando si parla di valorizzazione del patrimonio, significa conservazione e ripristino”, esordisce Beltrame, delineando i due pilastri che caratterizzano l’identità aziendale. “La conservazione è la nostra storia ma è anche il bene culturale, e il ripristino è la proiezione del futuro”.
Una visione che posiziona l’impresa come ponte tra epoche: “Siamo un’impresa che nasce da solide basi nella storia e vogliamo sicuramente riproporci nel presente e nel futuro”. Un approccio che trova riscontro nei numeri del settore: secondo i dati ANCE, il mercato del recupero edilizio rappresenta oggi il 40% del valore complessivo degli investimenti in costruzioni, confermando la centralità strategica di questo segmento.
La tecnologia al servizio della tradizione
L’elemento più affascinante, sottolinea Beltrame, è come “la tecnologia ci aiuta, ci viene incontro”. Un supporto che si manifesta su due fronti complementari:
- A livello gestionale e organizzativo: l’intelligenza artificiale e gli strumenti digitali stanno rivoluzionando la pianificazione e il controllo dei progetti di restauro, permettendo analisi predittive sullo stato di conservazione, simulazioni di intervento e ottimizzazione delle risorse
- Nel cantiere operativo: l’introduzione di materiali innovativi e approcci organizzativi all’avanguardia che “possono portare nella gestione specifica del cantiere a delle novità e a delle ottimizzazioni, anche dal punto di vista del risultato finale”.
L’insostituibile valore della manualità
Nonostante l’avanzamento tecnologico, Beltrame riconosce che “è difficile vedere in cantiere la manualità delle nostre persone sul campo” completamente sostituita dalla tecnologia. È proprio questa combinazione tra innovazione e mestiere tradizionale a definire l’eccellenza nel restauro.
Il futuro della valorizzazione: sfide e opportunità
Il settore del restauro e della valorizzazione del patrimonio si trova oggi di fronte a sfide significative. Secondo il Rapporto Federculture 2024, l’Italia possiede il più grande patrimonio culturale al mondo con oltre 55.000 beni culturali catalogati, ma solo una frazione beneficia di interventi di valorizzazione adeguati.
L’approccio integrato di Innocente & Stipanovich, che unisce conservazione storica e innovazione tecnologica, rappresenta una risposta concreta a questa sfida, dimostrando come sia possibile “conservare per tramandare e innovare per crescere”.
Un dialogo che guarda al futuro
La valorizzazione del patrimonio emerge così non solo come attività tecnica, ma come responsabilità culturale e sociale. È la capacità di leggere il passato con gli occhi del futuro, utilizzando ogni strumento disponibile – dalla più sofisticata intelligenza artificiale alla più antica sapienza artigianale – per garantire che il nostro patrimonio continui a vivere e a raccontare la sua storia alle generazioni future.
La rubrica “Uniti nel tempo. Dialoghi per costruire” continua su LinkedIn con nuove voci e prospettive sul mondo delle costruzioni.
Fonti: ANCE, Federculture. Tutti i dati sono verificabili sui rispettivi siti ufficiali.